La nostra struttura

 

 

Il nostro parco è un polmone verde nella nostra città. Non è solo un luogo di svago per le famiglie, ma un progetto sociale che garantisce opportunità di lavoro a persone con disabilità, a cui troppo spesso viene negato il diritto fondamentale all’occupazione, come è affermato nell’articolo 23 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Offrire loro un impiego non è solo un atto di giustizia, ma un modo per dare dignità e autonomia a chi, nella nostra società, incontra ancora troppe barriere.

Come stabilito, invece, nel Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023) che regola i requisiti di accessibilità nelle opere pubbliche; le diverse aree del parco sono collegate da sentieri immersi nel verde che sono resi accessibili a tutti essendo costruiti in terra battuta e ghiaia. Tra le attività ospitate spicca il bar, dove vengono serviti prodotti coltivati e realizzati da lavoratori con disabilità, dimostrando che un ambiente inclusivo non solo abbatte gli stereotipi, ma crea connessioni autentiche tra le persone. Questo parco non è solo accessibile, ma trasformativo: mostra come il lavoro e la partecipazione siano elementi essenziali di una società più giusta, in cui la diversità non è un limite, ma un'opportunità per ripensare il mondo in modo più equo e umano.

Zygmunt Bauman

Il nostro parco rappresenta un modello di "società inclusiva" come è descritto da Bauman, dove la diversità non è un limite, ma un valore che arricchisce il tessuto sociale. In un mondo in cui la frammentazione sociale e le disuguaglianze spesso generano esclusione, uno spazio come questo ribalta la logica dominante e promuove un modello in cui la partecipazione è garantita a tutti, indipendentemente dalle capacità individuali. Grazie alla gestione da parte di persone con disabilità riconosciamo e valorizziamo competenze, talenti e prospettive diverse dove ognuno contribuisce con il proprio bagaglio di esperienze e capacità.

Il nostro parco incarna il principio dell'alterità" di Levinas: l’incontro con l’altro – nella sua unicità e nella sua differenza – diventa occasione di crescita etica e comunitaria. Le famiglie, i principali frequentatori del parco sono partecipi di un’esperienza educativa che sfida la distinzione tra "normale" e "diverso", proponendo un nuovo modello di convivenza basato sulla reciprocità.

Emmanuel Levinas

In questo spazio, il tempo libero si trasforma in un laboratorio di apprendimento collettivo, dove la natura, il gioco e la cultura diventano strumenti per costruire una società più giusta ed equa. La presenza di un ambiente accessibile e pensato per tutti è un segnale concreto che l’inclusione non è solo un principio astratto, ma una pratica quotidiana che può essere realizzata. Questo parco dimostra che una comunità autenticamente inclusiva non è un'utopia, ma una possibilità reale che nasce dalla volontà di abbattere le barriere – non solo fisiche, ma soprattutto culturali. Infatti spesso è negato il diritto a persone con disabilità di poter lavorare ma nel nostro parco ciò non accade, diamo spazio e un posto di lavoro soprattutto a chi è spesso negato. 

Questo è un’esempio di attività motoria alla cooperativa Agape

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